Non so dove siete voi, ma io non sono qui. Peccato! Non sarebbe male come posto dove celebrare il cambio di anno.
Di questa foto mi piace, a sinistra, il contrasto tra il giallo e l’azzurro, convergenti col cielo chiaro in mezzo; e poi, nel complesso il contrasto tra le tinte chiare a sinistra e quelle scure a destra. E poi ci sono una serie di echi: per esempio tra le forme chiare e brillanti degli ombrelloni e quelle scure e verdi delle sedie, riprese ancora dalle lampade bianche; o l’intreccio delle linee rette orizzontali e verticali, contraddetto dalla diagonale zigzagante che comincia proprio vicino, in basso a sinistra, e si perde in fondo; e il giallo degli ombrelloni si riflette sul reticolo delle tovaglie di plastica.
Però più di tutto vorrei essere lì, a ordinare una birra e guardare il mare, e il muro bianco in fondo, occupando una frazione di quello spazio vuoto nell’ombra. Ancora altro giallo nel mio bicchiere. E fuori una luce davvero abbagliante.
Resto sempre ammirata dalla ricchezza di dettagli, e di intrecci fra dettagli, che riesci a cogliere. Non dubito che il tuo sia un occhio allenato, ma ugualmente mi affascina questa geometricità 🙂
Buon anno.
Grazie.
Buon anno anche a te.
db
Mi ricorda qualcosa, anche se non so bene cosa. Edward Hopper, forse? Sarà quella figura solitaria, in fondo…
(Comunque, tanti auguri di buon anno.)
Pensi a Hopper – credo – per via della luce. Ma – credo – Hopper non avrebbe mai costruito una complessità di linee come questa. Era più un artista della semplicità e delle proporzioni.
Secondo me, il richiamo è più in area impressionista, tipo il barocchismo luministico di Renoir. Naturalmente sono pure impressioni a posteriori. Anche a me ricorda qualcosa e non so bene cosa, il che è presumibilmente la ragione per cui a suo tempo ho scattato e ora scelto questa immagine.
Buon anno anche a te
db